23/03/2018
Responsabilità sui danni a terzi: chi paga?
In quasi nessun cantiere edile si è esenti del tutto da incidenti e problemi. Di chi sono le responsabilità sui danni a terzi?
Durante dei lavori in un cantiere edile può capitare che si incappi in danni a cose e persone. Di chi sono le responsabilità sui danni a terzi? Una tubazione può essere danneggiata e rompersi, possono formarsi crepe sullo stabile adiacente a quello dei lavori, un macchinario può causare incidenti e danni a cose.
Il corretto uso di ogni attrezzatura e il rispetto delle regole di sicurezza sono fondamentali, ma nel caso in cui si incappi in uno di questi problemi, chi paga?
Facciamo un po’ di chiarezza.
Responsabilità sui danni a terzi: chi ne risponde?
Le figure coinvolte in un lavoro edile sono, generalmente, il committente e l’appaltatore. Entrambi hanno delle responsabilità molto precise per quanto riguarda la corretta esecuzione dei lavori e, quindi, anche dei danni che possono recare a terzi nel mentre.
La Corte di Cassazione ha affermato più volte che, generalmente, a rispondere di danni a terzi è l’appaltatore che, eventualmente, risponde anche in caso di inosservanza del contratto con il committente e delle regole di sicurezza.
A confermarlo è anche una recentissima sentenza del Tribunale di Roma che recita: “l'appaltatore risponde dei danni provocati a terzi durante l'esecuzione del contratto, attesa l'autonomia con cui egli svolge la sua attività nell'esecuzione dell'opera o del servizio appaltato, organizzandone i mezzi necessari, curandone le modalità e obbligandosi a fornire alla controparte l'opera o il servizio, mentre il controllo e la sorveglianza del committente si limitano all'accertamento e alla verifica della corrispondenza dell'opera o del servizio affidato all'appaltatore con quanto costituisce l'oggetto del contratto”.
Ovviamente, a chi ha subito il danno spetta il compito di dimostrare:
- L’esistenza concreta del danno;
- Un fatto che possa averlo generato;
- Un legame tra quest’ultimo e il danno.
È ovvio che un danno causato a terzi durante dei lavori edili svolti dalla tua azienda può dare vita a gravi conseguenze finanziarie ma anche ledere all’immagine.
Cosa accade tra condomini?
In un condominio è molto frequente che un inquilino faccia delle ristrutturazioni in casa propria, magari per poi metterla sul mercato.
Purtroppo, è frequente anche che alcuni vicini subiscano dei danni conseguenti a questi lavori, come la rottura di tubazioni, crepe su muri o quant’altro. La vittima a chi si deve rivolgere per essere risarcita? Di chi è la colpa, del vicino stesso o dell’impresa edile?
Il Tribunale di Milano, con la sentenza 9180/2017 del 12 settembre, ha stabilito che se un appartamento subisce dei danni conseguenti a dei lavori nella casa del vicino, a risponderne è la ditta che ha svolto i lavori che dovrà risarcire, in percentuale rispetto ai lavori svolti, tutti i danni causati.
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